Analisi della normativa sull'accesso ai dispositivi per persone con diabete
Il diabete è una malattia cronica che si posiziona ai primi posti per incidenza e per causa di mortalità nel nostro Paese.
I dati ISTAT (anno 2010) presentano numeri allarmanti: circa il 5% della popolazione, pari a circa 3 milioni di individui). Se a questo dato si aggiungono le persone con diabete non diagnosticato la percentuale di persone con diabete cresce e diventa sempre più allarmante. Questi numeri danno la dimensione della diffusione di una patologia ad alto impatto sociale ed economico.
Il diabete è la prima causa di cecità in età lavorativa e di amputazioni non traumatiche ed è una tra le maggiori cause di insufficienza renale, di dialisi e di infarto del miocardio. Questa patologia così complessa, e attualmente in continua diffusione, non può essere gestita da una sola figura professionale, ma richiede un coordinamento continuo tra numerose figure professionali (medico di medicina generale MMG; medico specialista; infermiere; dietista; podologo; psicologo; ecc.), oltre che un coordinamento di professionalità e di servizi a livello locale per il numero elevato di diagnosi di laboratorio richieste, dal numero di specialisti coinvolti, dai numerosi tipi di farmaco e di dispositivi medici necessari. Per tutti questi motivi è indispensabile che ci sia sinergia tra tutti gli attori coinvolti e che venga garantita omogeneità dell'offerta dei trattamenti per garantire un'equa e appropriata assistenza su tutto il territorio nazionale.
Ancora oggi, purtroppo, esiste disparità assistenziale tra le diverse regioni e, in questo contesto, nel documento viene effettuata un'attenta disanima della normativa nazionale e regionale, evidenziando i problemi che riguardano le differenze esistenti tra le regioni relative a quantitativi, prescrizione e distribuzione di dispositivi medici per l'autocontrollo e l'iniezione di insulina previsti dalle differenti normative regionali, al fine di valutare l'accessibilità di tali dispositivi alle persone con diabete.
Non dimentichiamo che l'autocontrollo della glicemia è utile e, in alcuni casi, indispensabile per le persone con diabete ed è parte integrante della terapia del diabete.
Il rapporto su produzione, ricerca e innovazione nel settore dei dispositivi medici in Italia (PRI), curato dal Centro studi di Assobiomedica, analizza oltre ai consueti macrodati del settore e alle analisi di performance nel contesto internazionale in termini di brevettazione e di flussi commerciali, anche il tema delle specializzazioni territoriali (distribuzione delle imprese, loro dimensioni e caratteristiche nelle diverse aeree geografiche).
Infatti, benchè i dispositivi medici siano un settore ad alto contenuto di tecnologia e ricerca, la cui industria ha un forte potenziale di sviluppo nel mondo, questo non è ancora conosciuto a sufficienza.
L'osservatorio da cui nascono i rapporti PRI ha proprio questo obiettivo: far conoscere il più accuratamente possibile il settore dei dispositivi medici, in particolare a tutti coloro che con le loro decisioni possono contribuire alla crescita scientifica, tecnologica e industriale del Paese.
Il settore dei dispositivi medici si caratterizza per l'eterogeneità delle famiglie di prodotti che ne fanno parte ed è campo di applicazione di numerose discipline scientifiche e tecniche. Questi sono gli aspetti principali che lo rendono un settore ad alta intensità tecnologica e di innovazione di cui è essenziale la conoscenza.
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